Il processo di riciclo del PET
Le balle pressate in PET, che escono dal centro di selezione vengono conferite all’interno dell’impianto di riciclaggio dove seguono tutte le tappe necessarie per tornare ad essere materia prima seconda.
La prima fase consiste nell’aprire le balle ed eliminare gli oggetti visibilmente non pertinenti: fil di ferro che tengono legate le balle di bottiglie, qualche lattina residuale, i frammenti di etichette che si sono rotte.
Nella seconda fase vengono levate le etichette e avviene la prima selezione: le bottiglie sono lavate in acqua calda che elimina l’etichetta e la colla, passano poi sotto un detettore ottico che elimina i colori non graditi o le bottiglie residuali non in PET, per passare infine sotto un controllo visivo manuale come ultima cernita.
Durante la terza fase, le bottiglie, con tappi e collarini, sono macinate. Le scaglie prodotte dalla macinatura, di due plastiche differenti – PET bottiglia, HDPE tappo- sono separate per “flottazione”. (HDPE leggero galleggia)
Nella quarta fase le scaglie sono essiccate e successivamente confezionate in big bag di cui ne viene tenuta una campionatura per il controllo in laboratorio. Le acque utilizzate per il lavaggio sono recuperate e avviate a un impianto interno di depurazione.